La nona settimana ospita il veterinario, il punto di riferimento per la salute e del benessere degli animali, e l’urologo, che si occupa della prevenzione e della cura delle patologie dell’apparato genito-urinario.
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE IV SEZ. E – LICEO CLASSICO G.CARDUCCI CASSINO
INCONTRO DEL 16 MARZO – DOTT. PRATA
Nell’ambito del percorso medico-farmaceutico di alternanza scuola-lavoro, abbiamo incontrato giovedì 16 Marzo, il dottor Mario Prata, specialista in urologia. In prima battuta ci è stato spiegato dal dottore in cosa consista la propria professione: l’urologo è il medico che si occupa dell’apparato urinario e di quello genitale maschile. La parte iniziale del colloquio è stata dedicata all’argomento pratico: il dottor Prata ci ha illustrato in particolare una delle patologie di cui si occupa più frequentemente: la cistite acuta batterica. Conclusa la discussione riguardo tale argomento, abbiamo iniziato l’intervista. Nella prima sezione, come sempre dedicata al percorso di studi, il dottore ha ripercorso le fasi del proprio iter scolastico: dapprima il diploma scientifico, in seguito l’iscrizione nel 1979 alla facoltà di medicina presso La Sapienza e la conseguente specializzazione presso il Policlinico Gemelli e il trasferimento, dopo aver vinto il concorso, ad Asti. La difficoltà più grande che ha incontrato è stata la marcata differenza tra lo studio al liceo e quello universitario: quando lui frequentava la facoltà, gli iscritti che partecipavano alle lezioni erano moltissimi mentre adesso con l’introduzione dei test di ingresso sono molti di meno. Secondo quanto ha detto il dottore, la professione offrirà in futuro molti sbocchi occupazionali, l’urologo infatti ha molto lavoro a causa del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione in Italia. La professione sta però assumendo un carattere sempre più specialistico come nei paesi esteri. A proposito della differenza con l’estero,essa si ritrova in particolare nella retribuzione, inferiore in Italia ma anche per quanto riguarda gli specializzandi che fanno purtroppo poca pratica nel nostro paese rispetto a quanta ne facciano, per obbligo, nel resto d’Europa. L’esperienza all’estero maturata nel periodo della specializzazione purtroppo non viene facilmente riconosciuta in ambito pubblico.
Gli specialisti urologi si dividono in ospedalieri e territoriali; questi ultimi svolgono visite, ecografie e fanno diagnosi ma nessun tipo di chirurgia (vengono definiti sumaisti).
In conclusione il dottore ha fermamente sostenuto che rifarebbe tutto il suo percorso scolastico e consiglierebbe la sua specializzazione ma in generale la facoltà di medicina a studenti che abbiano tanta abnegazione per la materia. Per quanto concerne l’esperienza personale, non voleva che il figlio diventasse medico perchè sa quanto sacrificio richieda, però ha comunque appoggiato la sua scelta e la consiglierebbe.