L’ottava settimana ospita il diabetologo ed il cardiologo, che si occupano rispettivamente della prevenzione, diagnosi e cura del diabete e delle patologie del cuore.
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE IV SEZ. A – LICEO CLASSICO G.CARDUCCI CASSINO
INTERVISTA AL DR GIANCARLO DI RUZZA DEL 09/03/2017
Qual è stato il suo percorso scolastico?
Il Dr. Di Ruzza ha frequentato il liceo scientifico e, successivamente, l’università La Sapienza. Ha conseguito la specializzazione in medicina interna a Torvergata e in cardiologia alla Condorelli. Dopo aver vinto un dottorato di ricerca, ha scelto di dedicarsi alla cardiologia interventista. Attualmente è primario a Frosinone.
Quali sono stati i motivi della scelta?
Sin da piccolo ha sempre pensato di dover fare il medico, anche a causa della sua passione per l’urgenza. La famiglia lo ha sempre sostenuto in questa scelta.
La professione corrisponde a quanto voleva fare?
La professione corrisponde a quanto il dottore voleva fare. Si è appassionato al cuore sin dai primi studi su di esso.
Quali sono le principali difficoltà che ha incontrato nella sua formazione professionale?
Il Dr Di Ruzza ha dovuto affrontare soprattutto il problema delle spese che la sua vita universitaria comportava.
Alla luce della sua esperienza, rifarebbe questo percorso?
Il dottore rifarebbe questo percorso perché, nonostante i sacrifici che comporta, ne vale davvero la pena.
In cosa consiste la sua professione?
Il Dr Di Ruzza è un cardiologo e, in particolare, si occupa di emodinamica (cardiologia interventistica). La cardiologia si occupa dello studio, della diagnosi e della cura delle malattia cardiovascolari. Il cardiologo interviene in vari modi sul cuore. Il dottore ci ha parlato dell’angioplastica con stent, una sorta di tubicino metallico a maglie: esso è montato su un palloncino che viene inserito nell’arteria coronarica e viene gonfiato finchè lo stent non è schiacciato sulla parete del vaso. Il palloncino viene poi sgonfiato e rimosso, lasciando lo stent dove è stato posizionato.
Di Ruzza ci ha anche spiegato come si effettua una coronarografia: si punge un’arteria di un polso o di una gamba, in corrispondenza del solco inguinale, e vi si infila un piccolo catetere. Questo imbocca poi una coronaria e si utilizza un mezzo di contrasto per vedere se ci sono ostruzioni del vaso.
Com’è cambiata la professione in questi anni e quali sono le prospettive?
In una società che invecchia e che spesso sta poco attenta al proprio stile di vita, i problemi cardiaci sono più frequenti.
Il Dr Di Ruzza pensa che in futuro la cardiologia interventistica “mangerà” la cardiochirurgia, soprattutto perché sarà meno invasiva. E’ la parte emodinamica, dunque, quella destinata ad aver maggior successo.
Quali sono le oggettive difficoltà di accesso alla professione?
Oggi, a causa dei test d’ingresso alla facoltà di medicina (che, quando il dottore si è laureato, non c’erano), gli studenti iscritti sono di meno e dunque è più semplice avere accesso alla specializzazione.
In quale ambito (medicina ospedaliera o territoriale) viene esercitata la professione?
La professione viene esercitata in ambito ospedaliero.
Qual è l’oggettiva differenza tra un operatore in strutture pubbliche e uno in strutture private?
La differenza sta nell’urgenza: infatti nella struttura pubblica c’è anche il pronto soccorso, mentre in quella privata c’è una selezione dei pazienti. L’emodinamista, però, opera solo in strutture ospedaliere.
Quali difficoltà ci sono per chi volesse operare in ambito ospedaliero?
Attualmente nessuna grande difficoltà dal momento che c’è molta richiesta, una fame di specialisti.
Quali difficoltà ci sono per chi volesse operare da libero professionista?
L’emodinamista opera solo in strutture ospedaliere.
Qual è la differenza tra la professione esercitata in Italia e quella all’estero?
Non c’è nessuna differenza.
Viene riconosciuta l’esperienza all’estero nel momento di tornare in Italia?
L’esperienza all’estero può costituire un arricchimento del curriculum, ma non si ottengono prerogative diverse rispetto a quelle date dall’esperienza in Italia.
Quali caratteristiche deve avere uno studente per fare questa professione?
Lo studente deve avere passione, tenacia e determinazione, deve avere chiaro l’obiettivo e impegnarsi molto.
La professione può creare ulteriori possibilità di lavoro?
La professione può creare ulteriori possibilità di lavoro dal momento che è una disciplina che ha sempre più pazienti.
C’è concreta possibilità di accedere a scuole di specializzazione?
Sì, c’è concreta possibilità di accedere a scuole di specializzazione.
Quanto pesa la fortuna/casualità?
Può sempre esserci una piccola quota di fortuna, ma molto è dovuto alla volontà, all’impegno e al talento.
Consiglierebbe ad uno studente o ad un figlio questa professione?
Assolutamente sì, perché è una professione che appassiona molto.