INCONTRI A TEMA VII EDIZIONE Martedì 11 marzo 2014 ore 16.30
Dr. Carmelo Palombo – Specialista Ematologia ed Allergologia, presidente Gruppo Ciclistico Amatoriale Cassino “Ora et labora”
ABSTRACT DELLA CONFERENZA:
I consigli per difendersi
Il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie e dai dati emerge che il fenomeno è in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne. Le cause scatenanti possono annoverarsi tra i fattori di tipo genetico e quelli di tipo ambientale che facilitano lo scatenarsi dell’allergia.
Le allergie sono scatenate dagli ‘allergeni’, sostanze, tra cui gli acari della polvere, i micofiti, i derivati epidermici degli animali domestici come cani e gatti ma soprattutto i pollini, capaci di indurre una risposta immunitaria di tipo allergico in una persona geneticamente predisposta. Ma anche altri fattori, esterni, contribuiscono a rendere l’uomo suscettibile alle allergie: gli inquinanti industriali, il fumo di sigaretta e le infezioni virali che alterano i comuni meccanismi di difesa. E’ anche vero che l’inquinamento atmosferico ha alterato la pollinazione delle piante stesse. I pollini in base alla loro specie hanno una propria stagionalità, ma questa negli ultimi anni è stata stravolta e i periodi di pollinazione risultano estremamente allungati.
Circa 9 milioni di italiani ogni anno sono alle prese con tosse secca e naso chiuso. Spesso sono sufficienti due giorni senza pioggia per scatenare i primi sintomi, perché il “risveglio” delle piante ormai è alle porte. Le insidie maggiori in questo momento dell`anno arrivano da cipressi, noccioli, e betulle. C`è poi la parietaria, chiamata “erba muraria” perché preferisce gli edifici abbandonati, presente ormai quasi tutto l`anno nelle regioni mediterranee dell’Italia. Le giornate di sole improvvise possono “risvegliare” anche altre fioriture e accanto ai pollini tipicamente invernali possono fare la prima comparsa anche i pollini tipici della primavera, come le Graminacee (frumento, mais e gramigna) e l’olivo. I pollini di questa stagione possono provocare problemi fino alla fine di giugno caratterizzati da rinite e/o congiuntivite con prurito oculare intenso che talvolta si estende alle palpebre o a tutto il volto; frequente è anche la tosse stizzosa, specie notturna che può precedere una vera e propria asma, oppure rimanere tale per settimane.
Spesso le persone si pongono il problema :sono raffreddato o allergico ?.
A questa domanda il medico può già facilmente rispondere in base alla sintomatologia riferita. Infatti è impossibile confondere i sintomi di un raffreddamento da una reazione allergica. Il primo è preceduto da infiammazione della gola e presenta una tipica evoluzione, con una fase acquosa seguita da una fase catarrale nel giro di qualche giorno. Invece il raffreddore allergico, da pollinosi, compare all’improvviso e altrettanto all’improvviso può scomparire: basta un cambiamento di tempo o anche solo di direzione e velocità del vento. I sintomi sono prurito nasofaringeo, crisi di starnuti, secrezione nasale acquosa, naso chiuso.
E’ esperienza comune, per chi soffre di allergie alimentari, di notare un peggioramento nel periodo primaverile. E’ solo un’impressione o è la realtà?
Gli alimenti vegetali contengono numerosi potenziali allergeni; molti di questi sono particolarmente simili agli allergeni che si possono ritrovare nei pollini. È proprio questa somiglianza tra gli allergeni alimentari di origine vegetale e quelli pollinici a causare il peggioramento dei sintomi in primavera. Il fenomeno prende il nome di cross-reazione o cross-reattività tra allergeni pollinici ed alimenti vegetali.
Durante il periodo primaverile, infatti, il soggetto allergico è già esposto a numerosi allergeni pollinici che si trovano dispersi nell’aria. Questo fa sì che il sistema immunitario possa reagire anche a dosi molto piccole di un allergene alimentare vegetale, dosi che magari in altri periodi vengono tollerate senza problemi. Il peggioramento, fortunatamente, di solito coinvolge i sintomi più lievi, quali il prurito in bocca (anche detto “sindrome orale allergica”) o l’insorgenza di orticaria. I soggetti con gravi allergie alimentari devono prestare la massima attenzione a non assumere l’alimento al quale sono allergici, e questo vale sia in primavera come nelle altre stagioni, senza particolari differenze.
Quali sono gli alimenti vegetali che più spesso cross-reagiscono con i pollini?
Gli allergologi già da anni conoscono l’esistenza di particolari sindromi che determinano la cross-reattività tra allergeni alimentari ed inalanti. Oggi, con i test allergologici siamo in grado di comprendere quali sono le singole molecole allergeniche responsabili di questi fenomeni.
Per fare un esempio, l’allergene PR-10 (una particolare famiglia di proteine presente in quasi tutti i vegetali) contenuto nella mela (Mal d 1) è molto simile all’omologo PR-10 della betulla (Bet v 1). Perciò è molto probabile che un soggetto allergico alla betulla ed in particolare al suo allergene Bet v 1 possa essere allergico anche a Mal d 1 contenuto nella mela, e presentare prurito in bocca quando mangia il frutto, specialmente in primavera quando il polline della betulla è nell’aria! Se avete notato qualcuno di questi sintomi è importante che lo riferiate al Medico Curante o allo Specialista Allergologo di fiducia.
Cosa fare in caso di rinite allergica?
In questo caso è importante rivolgersi allo specialista allergologo, che attraverso l’effettuazione di test allergologici mirati che possono essere eseguiti in ambulatorio, potrà fare luce su due questioni fondamentali: confermare (o smentire) il sospetto di rinite allergica oppure capire verso quali allergeni si è sensibilizzati. Il primo punto è importante per avere la conferma della diagnosi, e
non correre il rischio di scambiare per rinite allergica una patologia diversa. Il secondo punto è necessario per impostare la terapia della rinite: infatti la terapia cambierà considerevolmente in base al tipo di allergia.
Esiste la prevenzione per le allergie stagionali ?
Si, esiste la prevenzione mediante la somministrazione di vaccini desensibilizzanti che contengono quegli allergeni per i quali il paziente è allergico. Questa terapia viene somministrata in epoche precedenti l’inizio della sintomatologia allergica (nel periodo che va dall’autunno alla primavera).
Per i pazienti non vaccinati quali farmaci consiglia?
“In questi casi i farmaci da utilizzare sono gli anti-istaminici, gli steroidi per uso topico nasale e gli anti-leucotrienici. Altri trattamenti sono possibili con broncodilatatori e corticosteroidi in caso di complicanze broncopolmonari”.
Un ottimo strumento per districarsi tra varietà botaniche, nasi che colano e weekend pasquali è consultare il meteo pollinico con il “bollettino pollinico ” per informarsi sulle previsioni aerobiologiche stagionali per regioni.
( photos)
1 Gennaio 1970
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Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here
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