Dal volantino degli alleati: “È venuto il tempo in cui a malincuore siamo costretti a puntare le nostre armi contro il monastero stesso. Il nostro avvertimento è urgente. Lasciate in monastero. Andateneve subito. Rispettate questo avviso. Esso è fatto a vostro vantaggio. Firmato la quinta armata. ”

Gli americani pensavo che i tedeschi fossero nascosti nell’abbazia e lanciando le bombe sul monastero credevano di assicurarsi la vittoria e così la fine della guerra.

Si aveva l’impressione che Montecassino fosse il caposaldo delle fortificazioni nemiche.

Il 14 febbraio aeroplani alleati gettarono manifesti su Montecassino con i quali avvertivano gli abitanti di sgomberare subito l’abbazia di cui era stata decisa la distruzione.

Erano appena le 9 e le grandi mura della scala tremarono. Nel frattempo arrivò un’altra squadriglia di bombardieri americani che sganciò il carico di bombe verso l’Albaneta.

La sera del 16 febbraio Montecassino non era più che un cumolo di macerie e di polvere.

La distruzione del monastero non giovò però agli alleati, infatti non seppero approfittare del momento in cui era necessario travolgere le forze nemiche. Così l’immensa mole dell’abbazia benedettina divenne presto una fortezza nella mani dei nazisti.

( photos)
1 Gennaio 1970

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