INCONTRI A TEMA VI EDIZIONE Martedì 13 novembre 2012 ore 16.30

Dr. Pompeo Alfonsi – professore a contratto università dell’Aquila

ABSTRACT DELLA CONFERENZA: 

La terapia inalatoria è una delle più frequenti prescrizioni per la cura di diverse patologie dell’apparato respiratorio. I farmaci più utilizzati sono i corticosteroidi, i mucolitici, i beta 2-stimolanti, gli antibiotici.

La terapia inalatoria è utilizzata anche in ambito termale per la cura di diverse affezioni dell’apparato respiratorio e del distretto rino-faringeo-tubarico. Le acque minerali utilizzate a scopo terapeutico presentano caratteristiche fisico-chimiche particolari dovute alla presenza in soluzione di oligoelementi che ne determinano l’effetto terapeutico.

Le acque più utilizzate in patologia respiratoria sono: sulfuree, salso-bromo-iodiche, solfate, cloruro-iodiche.

La terapia termale inalatoria ha un effetto, oltre che curativo, anche preventivo, sfruttato soprattutto in età pediatrica. Gli effetti più importanti sono: l’azione mucolitica-eutrofica e immunostimolante. Non va praticata in fase acuta ed è controindicata nell’asma bronchiale.

La terapia inalatoria, in generale, e aerosolica in particolare, occupa una posizione di interesse motivata dalla semplificazione del trattamento e dai risultati immediati e, non ultimo, dai costi più contenuti.

L’obiettivo della terapia inalatoria è quello di avere il massimo risultato con i minimi effetti indesiderati, locali e sistemici.

L’apparato respiratorio, sia superiore che inferiore, si presta in maniera ottimale a questo tipo di terapia. Naturalmente esistono dei limiti a detto trattamento, dovuto al tipo di affezione, alla qualità del farmaco da veicolare, alla sua stabilità, solubilità e capacità di interagire metabolicamente con la mucosa dell’apparato respiratorio.

In alcuni casi esiste una ipersensibilità al tipo di farmaco utilizzato.

Per portare le sostanze farmacologicamente attive, presenti nelle soluzioni medicamentose o nelle acque minerali, a contatto della mucosa dell’apparato respiratorio, è necessario nebulizzare queste soluzioni. In pratica si forma una nebbia aerosolica (detta sol) le cui particelle hanno una grandezza media di 5 μ (micron) che penetrano e si depositano passivamente nell’apparato respiratorio.

La nebulizzazione può essere effettuata con diverse tecniche inalatorie che utilizzano sostanzialmente l’aria compressa ed il vapore acqueo. Queste tecniche sono: la doccia nasale micronizzata, l’aerosol, le inalazione caldo-umide.

L’aerosol è quindi una tecnica inalatoria attraverso la quale poniamo la mucosa dell’apparato respiratorio a diretto controllo delle sostanze farmacologicamente attive nei confronti della patologia da trattare.

I nebulizzatori ad aria compressa sono gli apparecchi più diffusi per effettuare l’aerosol. Lo stesso apparecchio può essere utilizzato anche per la doccia nasale micronizzata.

I nebulizzatori ad ultrasuoni sono poco diffusi per la impossibilità di nebulizzare farmaci di una certa densità come i corticosteroidi.

I vantaggi della terapia inalatoria sono: risparmio dei farmaci (si usano dove servono e se ne usano di meno), scarsità degli effetti collaterali a carico degli altri apparati, rapidità di azione. Bisogna però dire che ad una azione veloce corrisponde anche una rapida degradazione del farmaco.

Un altro aspetto estremamente importante è che il trattamento aerosolico ci permette di poter utilizzare farmaci di scarso o nullo assorbimento enterale.

La via inalatoria può essere utilizzata ai fini diagnostici (diagnostica aerosolica) sia per lo studio della funzione aerea, sia per saggiare la reattività bronchiale (asma bronchiale).

Per la sua praticità ed efficacia la terapia aerosolica è sicuramente destinata ad incontrare una crescente diffusione facilitata dallo sviluppo tecnologico (nuovi apparecchi capaci di portare tutto il farmaco dove serve in modo più veloce e silenzioso) e farmacologico (nuove terapie più efficaci e meglio tollerate).

SCHEDA RELATORE 

( photos)
1 Gennaio 1970

Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here

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1 Gennaio 1970

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