INCONTRI A TEMA V EDIZIONE Martedì 24 gennaio 2012 ore 16.30
Dr. Gianni Aricò – Docente Scienze Infermieristiche Università degli Studi di Cassino
ABSTRACT DELLA CONFERENZA:
Gli ultimi 50 anni sono stati contraddistinti dalla comparsa di nuovi agenti patogeni assai aggressivi e dal ritorno di patologie che si credevano ormai sotto stretto controllo se non addirittura sconfitte per sempre.
Secondo David Murrell, ecologo dell‟ University College di Londra “Dal 1940 ad oggi, sono state identificate oltre 300 nuove malattie, il 60% delle quali frutto del passaggio da animale a uomo e il 70% del contatto tra essere umano e ambiente. Mi aspetto che questa ondata continui nel corso di questo secolo.” E tra queste nuove malattie, aumenta sempre di più il fenomeno delle cosiddette: malattie ”orfane” , scomparse o perfino mai entrate nei programmi di ricerca sia privati che pubblici. Con il maggiore utilizzo dei mezzi di trasporto, le infezioni si possono spostare attraverso i continenti in pochissime ore. Si è quindi cominciata a diffondere la teoria del “compagno di viaggio indesiderato” che può essere persona, animale o pianta, che ci accompagna nei nostri trasferimenti. Paradossalmente un altro luogo potenzialmente infetto è la sala d‟attesa del medico di famiglia: le goccioline di saliva che si diffondono con la tosse possono raggiungere i90 centimetrie con uno starnuto anche i 3 metri!
Le due discipline che regolano lo studio della diffusione delle infezioni sono la statistica e la epidemiologia, supportate dal modello di Kermack e Mc Kendrick (1927), modello matematico destinato a diventare nonostante l‟età, uno dei principali punti di riferimento per lo studio e l’elaborazione degli schemi di diffusione epidemica. Ciononostante, il miglioramento delle condizioni igieniche, la maggiore diffusione delle vaccinazioni, l‟utilizzo di farmaci sempre più efficaci e la diminuzione della biodiversità: (quasi un terzo negli ultimi 35 anni), hanno provocato quella che si definisce “Transazione Epidemiologica” che ha comportato come conseguenza un calo delle malattie infettive e un aumento delle patologie degenerative.
Una delle malattie infettive più antiche e terribili è stata senza dubbio la peste: l‟origine del nome deriva dal latino “peius” peggiore, considerata nel medio evo il male assoluto. La malattia era veicolata dal topo nero (Rattus ruttus), predominante nelle zone tropicali e conosciuto come il topo delle navi, arrivava all‟uomo con il morso delle pulci parassite dei ratti. Nel XIX secolo il ratto nero venne rimpiazzato dal ratto grigio (Rattus norvegicus). Questo portò ad un notevole miglioramento della situazione epidemica in quanto la pulce del ratto grigio non diffonde la peste. La peste ha oggi, una diffusione molto limitata, (assente in Europa e Australia), ma la sola parola è ancora capace di suscitare terrore.
La Tubercolosirappresenta la infezione ad agente singolo a maggiore diffusione mondiale e la sua recrudescenza è tornata ad essere un problema sanitario drammaticamente attuale anche nei paesi industrializzati. Eppure gli immigrati non portano malattie e non infettano quasi mai i nostri connazionali, in alcuni casi è addirittura vero il contrario. Lo segnalano i massimi infettivologi italiani radunati per il X Congresso Nazionale della Società di Malattie Infettive e Tropicali, in corso fino all‟8 ottobre all’Arsenale Porto della Maddalena. Stando ai dati più recenti sui migranti sbarcati a Lampedusa da marzo a settembre, su 24.000 persone solo 7 sono risultate positive alla TBC. Possiamo perciò tranquillizzare gli italiani perché il rischio di contrarre la tubercolosi da migranti è davvero molto limitato. Lo dice Francesco Castelli, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università di Brescia. Se mai la malattia si ripropone a causa di un meccanismo di immunodepressione da sdradicamento che riattiva la tubercolosi contratta senza sintomi anni prima, in seguito a caduta immunitaria dovuta allo sdradicamento. Anche in Italia ci sono molti portatori di tubercolosi, ma solo uno su dieci si ammala realmente e la malattia sopraggiunge soprattutto quando, appunto il sistema immunitario è debilitato.La Tubercolosi InItalia è dimenticata nonostante le 5.000 nuove notifiche all‟anno (7,5 ogni 100.000 abitanti), ma nel mondo è presente, violenta, mortale. C„è bisogno di fondi e di un sistema di sorveglianza e allerta efficiente ed efficace. (Ignazio Marino, Disegno di Legge sulla Tubercolosi). Dal 1990 si è verificato in tutta Europa un concreto aumento della resistenza ai farmaci anti TBC (MDR-TB). A questi livelli, il numero di casi crescerà del 2–3% all‟anno. Recentemente, è stato individuato in Italia il meccanismo attraverso il quale i microorganismi trasferiscono tra di loro la resistenza ai farmaci: si tratta della trasmissione di organiti cellulari contenenti materiale genetico, i plasmidi, che passando da cellula a cellula, le rendono resistenti agli antibiotici.
Un‟altra patologia notevolmente diffusa è la malaria: Ogni anno si ammalano di malaria da 300 a 500 milioni di persone. Nell‟Africa subsahariana, muoiono di malaria circa 2 milioni di persone per anno. La zanzara rappresenta il vettore dell‟infezione dalla persona malata alla persona sana, ma secondo illustri scienziati vanno sfatati alcuni luoghi comuni: la tanto temuta “Zanzara Tigre”, la “Aedes albopictus” non punge né di notte, né durante i mesi freddi e in Italia non trasmette malattie all‟uomo, procura solo dei gonfiori più rilevanti poiché, essendo di recente importazione, il nostro organismo non la conosce. (Prof. Giorgio Celli Istituto di Entomologia dell’ Università di Bologna). I farmaci antimalarici più diffusi sono Clorochina, Chinino, Artemisina Tè di Artemisia. I vaccini sono difficili da realizzare, stante la complessità del ciclo biologico del parassita, ma da qualche tempo si è accreditata una nuova speranza: I ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute, un laboratorio di Cambridge, sono giunti ad individuare un sistema per bloccare il plasmodium nel momento in cui invade i globuli rossi. Fermare il plasmodium quando penetra nel sangue è fondamentale perché il parassita può sopravvivere e replicarsi solo nelle cellule.
( photos)
1 Gennaio 1970
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Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here
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