INCONTRI A TEMA IV EDIZIONE Martedì 5 aprile 2011 – ore 16,30

Dr.ssa Marisa Del Maestro – psicologa, terapia cognitivo – comportamentale

ABSTRAC DELLA CONFERENZA:

STALKING : Gli abusi contro le donne sono in aumento su tutto il territorio nazionale. Sono oltre 5000 le denunce per stalking e più di mille arresti. Lo stalking è una forma di comportamento criminale intimidatorio e di terrore psicologico che può sfociare in atti violenti contro una persona. Lo stalker invade la vita delle vittime terrorizzandole provocando loro ansia, paura e depressione.

Lo stalker invade la vita delle vittime terrorizzandole mediante comportamenti che includono: l’osservazione, il pedinamento, l’intimidazione o la molestia spesso con conseguenze devastanti. Gli atti persecutori possono essere agiti non solo da uomini ma anche da donne o da individui dello stesso sesso. Ci sono diverse categorie di stalker: lo stalker rifiutato e lo stalker rancoroso. Il disturbo di personalità (antisociale, borderline, istrionico e narcisista) rappresenta la patologia frequentemente diagnosticata in questi soggetti.

In alcuni casi la vittima, pur segnalando uno stato di preoccupazione per la propria incolumità non è ascoltata per questo, è urgente, potenziare i punti di ascolto sul territorio.

MOBBING : Il termine inglese mobbing sta a significare una forma di violenza psicologica che si sviluppa in ambito esclusivamente lavorativo. Si manifesta attraverso un tipo di comunicazione ostile, attuata in modo sistematico e continuativo da parte di uno o più individui a danni di un loro simile, il quale si trova in una situazione di impotenza e mancanza di difese. Questi è sottoposto ad azioni mobizzanti continue e martellanti che ne compromettono alla lunga,la reputazione e la prestazione lavorativa.

Esistono azioni mobizzanti quali: calunnie, insulti, sarcasmo, rimproveri, pettegolezzi, accuse, minacce, umiliazioni, intimidazioni, eccesso di controllo che alcuni autori riuniscono in cinque categorie:

Attacchi ai contatti umani,critiche,rimproveri continui;

Isolamento sistematico;

Revoca o cambiamenti di mansioni;

Attacchi contro la reputazione;

Violenza e minacce di violenza fino ad atti di violenza fisica.

Il mobizzato è la vittima, chiunque può diventarlo. Esistono diverse forme di mobbing: quello in ambito lavorativo e quello in ambito familiare.

Il mobbing in ambito lavorativo si può distinguere in:

Gerarchico o dall’alto,commesso dai superiori;

Ambientale o orizzontale (abusi commessi da colleghi o altri adulti);

Mobbing subalterno o dal basso (down-up) quando il mobber si trova in una posizione inferiore rispetto a quella della vittima;

Mobbing strategico o bassing quando un’azienda utilizza una condotta persecutoria per costringere un suo dipendente considerato “scomodo” o “minaccioso” ad allontanarsi dal luogo di lavoro rendendolo così innocuo.

In ambito familiare questa forma di terrore psicologico può essere classificato in:

Mobbing parentale;

Mobbing coniugale;

Mobbing genitoriale orizzontale (frequente durante le separazioni);

Mobbing genitoriale verticale (dall’alto verso il basso),quando cioè un genitore con personalità immatura e dipendente,entra in competizione con il figlio adottando nei suoi confronti comportamenti ipercritici,svalutanti e umilianti.

Pertanto,ogni comportamento può essere definito “violento” sia quando rivela piani e propositi criminosi (ad esempio: aggressioni fisiche, psicologiche, emotive), sia quando si “traduce” in abusi e maltrattamenti che vanno ben al di là delle capacità di ADATTAMENTO della VITTIMA.

Il comportamento violento affonda le sue radici nella storia biologica e personale di alcuni individui per cui la violenza è il prodotto di una COMBINAZIONE DI CAUSE costituzionali, socio-ambientali, psicologiche ed esperienziali.

Tuttavia, secondo alcuni studi i fattori organizzati, le circostanze, l’ambiente sociale spiegano l’insorgere del mobbing molto di più dei tratti di personalità.

Quali sono le strategia di autodifesa?

Adeguata autodifesa verbale (ASSERTIVITA’ E FERMEZZA);

Ricorso ad associazioni che si occupano di sostegno alla persona;

Sviluppo delle strategie personali di fronteggiamento;

Supporto sociale;

Supporto legale attraverso le normative vigenti.

( photos)
1 Gennaio 1970

Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here

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