INCONTRI A TEMA IV EDIZIONE Giovedì 10 marzo 2011 – ore 16,30
Dr. Luigi Tamburrini – oculista resp. centro glaucoma ospedale “S. Scolastica” Cassino
ABSTRACT DELLA CONFERENZA:
I difetti visivi sono correggibili con occhiali, lenti a contatto o interventi chirurgici. Un metodo alternativo, valido per la sola miopia, è la ortocheratologia. A seconda della tipologia del paziente (età, professione, aspettativa ecc.) e del tipo di difetto visivo di cui è portatore, l’oculista consiglia lo strumento correttivo più idoneo. Normalmente si propone al paziente l’occhiale, per abituarlo progressivamente alla correzione, poi, volendo, si può passare alla lente a contatto e se il paziente lo richiede –e se il difetto visivo risulta essere stabile- si può anche pensare ad una correzione con intervento chirurgico di cui ha brillantemente parlato il collega Savastano nella precedente conferenza.
La visita oculistica accerta il tipo di difetto di vista ed ne misura l’entità valutando inoltre la eventuale presenza di malattie a carico dell’occhio (glaucoma, cataratta, maculopatie etc.). I difetti della vista più comuni sono:
Miopia – difetto refrattivo che funzionalmente comporta una visione sfocata per lontano. Tale condizione interessa circa il 25% della popolazione italiana. In genere insorge in giovane età e tende a stabilizzarsi ad accrescimento corporeo compiuto. In rari casi (miopia degenerativa o progressiva) il difetto non si stabilizza e tende a peggiorare nel corso degli anni. Nella miopia l’occhio è più lungo del normale ed i raggi luminosi non vanno a fuoco –come dovrebbero- sulla retina ma davanti.
Ipermetropia – difetto refrattivo che funzionalmente comporta una visione sfocata prevalentemente per vicino ed è presente fin dalla nascita. Nell’ipermetropia l’occhio è più corto del normale ed i raggi luminosi vanno a fuoco oltre (dietro) la retina e non su di essa.
o Una persona giovane può essere inconsapevole del difetto a causa della grande capacità di messa a fuoco (elasticità) del cristallino che riesce a compensare il difetto.
o Con gli anni il cristallino perde questa elasticità e l’ipermetropia si rende manifesta determinando un calo del visus (vista) e quindi la necessità di una correzione.
o Ipermetropie molto elevate possono compromettere la visione anche in età molto giovane e spesso si associano a strabismo convergente.
Astigmatismo – difetto refrattivo che funzionalmente comporta una visione confusa sia da vicino che da lontano. Può essere presente da solo o associato a miopia o ipermetropia. È dovuto ad una curvatura della cornea (è quella lente che si trova davanti l’iride) non uniforme che determina il fatto che i raggi luminosi non vanno a fuoco sulla retina ma su piani diversi. Quasi tutte le persone hanno un certo grado di astigmatismo, ma se il difetto è lieve la visione non risulta confusa.
Presbiopia – difetto legato all’età, causa una difficoltà nella messa a fuoco per vicino per una perdita di elasticità del cristallino. Tale difetto insorge intorno ai 40 anni per peggiorare fino ai 60 anni stabilizzandosi. Interessa tutti, sia chi non ha difetti di vista sia i miopi, gli ipermetropi che gli astigmatici. Si manifesta prima negli anni negli ipermetropi mentre nei miopi si manifesta più tardivamente e spesso i miopi presbiti riescono a leggere in maniera soddisfacente da vicino anche senza occhiali.
Durante la visita viene effettuata, secondo diverse tecniche (oggettive, cioè strumentali e soggettive, attraverso un set di lenti di prova e l’utilizzo di tavole ottotipiche), la misurazione della vista. Quindi, attraverso lenti di prova, viene valutata l’esatta gradazione del difetto che poi viene riportata sulla prescrizione delle lenti. Nella ricetta l’unità di misura del potere delle lenti viene espressa in diottrie, nel caso dei miopi a tale valore viene anteposto un segno negativo (es. -2,50), nel caso degli ipermetropi un segno positivo (es. +2,50) e nel caso degli astigmatici, a seconda del tipo, viene anteposto un segno positivo o negativo. Le lenti per miopi ed ipermetropi sono sferiche mentre le lenti per astigmatici sono cilindriche. L’unità di misura della visione (pari alla lettera più piccola che un soggetto riesca ad identificare ad una precisa distanza) si esprime in decimi. Una normale visione corrisponde a 10/10, visioni più basse es. 4/10 indicano che il soggetto vede meno del normale ma non identificano la motivazione.
Normalmente la prima correzione si fa con gli occhiali. Storicamente i primi occhiali risalirebbero al 1200 d.C. ad opera dei soffiatori di vetro di Venezia. Le lenti erano inizialmente pensate per un solo occhio, successivamente, verso la fine del 1300 in un telaio di legno vennero inserite le due lenti. Possedere un occhiale nel medio evo equivaleva ad acquisire lo status di persona sapiente e dotta. Dovettero passare molti secoli per arrivare al 1850 circa quando gli occhiali assunsero la forma che oggi conosciamo. Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto enormi progressi. Solitamente le montature vengono realizzate in plastica o metallo, mentre le lenti –che fino a qualche anno fa venivano realizzate solo in vetro- oggi sono realizzate prevalentemente in materiale plastico, più resistente agli urti, più leggero e con migliori proprietà ottiche. Grazie alle nuove tecnologie le lenti sono diventate sempre più sottili (indice di rifrazione maggiore, proprietà molto importante nella correzione di elevati difetti visivi) e gli occhiali con lenti spesse ed antiestetiche sono diventati un ricordo. Le lenti plastiche di nuovissima generazione possono anche essere realizzate resistenti ai graffi e con uno speciale rivestimento che permette una più facile pulizia. Inoltre possono essere realizzate con un trattamento antiriflesso per diminuire l’effetto dei bagliori ed incrementare la visibilità notturna grazie ad una maggiore trasmissibilità della luce visibile. Questo trattamento permette anche una maggiore visibilità degli occhi delle persone che li indossano. Hanno anche la capacità di assorbire i raggi U.V. che sono molto dannosi per le strutture dell’occhio. Esistono inoltre speciali lenti fotosensibili o fotocromatiche che si scuriscono solo in presenza di luce ed offrono il grande vantaggio di combinare l’azione correttiva con l’azione protettiva dai raggi del sole che si attiva solo in presenza di luce. Speciali lenti polarizzate sono particolarmente utili per chi lavora davanti a videoterminali o superfici riflettenti. Si possono utilizzare occhiali anche al solo scopo protettivo (es. occhiali da sole –con diverse esigenze di protezione- in montagna, al mare, in bicicletta etc.) contro i danni che le radiazioni U.V. possono causare.
Per chi ha problemi di visione da vicino si propongono due soluzioni:
Occhiale da lettura che non consentendo una buona visione da lontano può essere usato solo per vicino ed ha la caratteristica forma di mezza luna.
Occhiale multifocale che serve a correggere contemporaneamente più difetti visivi. Le lenti multifocali presentano due o tre aree orizzontali che vengono utilizzate dalle persone che li indossano in base alle diverse esigenze del momento, a volte queste lenti possono creare (almeno all’inizio) difficoltà di adattamento ma risultano indubbiamente molto più confortevoli delle prime.
Le lenti a contatto rappresentano una alternativa agli occhiali, possono essere rigide, gas permeabili (semirigide) e morbide. Le morbide hanno indubbiamente un comfort superiore anche se sono più delicate, facilmente deteriorabili ed aggredibili dalle infezioni. Assorbendo acqua dalle lacrime sono consigliate solo a chi ha una buona lacrimazione. Le rigide e semirigide hanno una manutenzione più semplice ma essendo più piccole di diametro e muovendosi più facilmente sulla superficie oculare, sono da una parte meno confortevoli e dall’altra comportano meno rischi per la superficie della cornea. Le rigide possono durare anche 10 anni mentre quelle morbide possono essere giornaliere (in assoluto le più igieniche) bisettimanali, mensili, trimestrali o annuali. Mediamente non vanno indossate per più di 8-10 ore al giorno ed in presenza di irritazioni dell’occhio. Possono correggere tutti i tipi di difetti della vista e risultano molto utilizzate anche nella presbiopia (lenti a contatto multifocali) perché correggono simultaneamente il difetto visivo sia da lontano che da vicino. Per evitare infezioni anche serie è assolutamente necessario sottoporle a specifici trattamenti per un certo numero di ore al giorno con appropriate soluzioni.
Una alternativa limitata alla sola miopia stabilizzata utilizza speciali lenti a contatto gas permeabili progettate espressamente allo scopo di modificare il profilo corneale in modo controllato. Sono state studiate per essere usate durante il sonno (elevata permeabilità all’ossigeno) e con il loro particolare disegno realizzato a geometria inversa inducono la cornea a modificare i suo profilo appiattendolo. La tecnica si chiama ortocheratologia ed è compensativa della miopia di basso grado (da -0,75 a -4,0 diottrie) e l’astigmatismo lieve (fino a -1,25 diottrie). Non è invasiva ed è utilizzata negli USA da quasi 40 anni.
( photos)
1 Gennaio 1970
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Note: To see the pictures in the original Picasa album, click here
( photos)
1 Gennaio 1970
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