INCONTRI A TEMA III EDIZIONE Martedì 18 maggio – ore 16,30

Dr. Eugenio Maria Giangrande – primario Otorino Ospedali Cassino – Sora – Pontecorvo

ABSTRACT DELLA CONFERENZA:

E questo l’assunto che deve portarci a sviluppare il discorso del sonno come componente essenziale della vita. Il sonno è parte integrante della vita così come lo stato di veglia, di pensiero e di movimento e deve quindi oggi rappresentare un momento di studio sempre più approfondito.

Questa è la premessa che ha portato negli ultimi anni ad uno sviluppo dello studio delle patologie del sonno. Da anni gli specialisti in otorinolaringoiatria e in pneumologia parlano di sonno, di russare, di O.S.A.S. (sindrome da apnee notturne) ma solo negli ultimi anni si è rafforzata nella comunità scientifica e soprattutto nella opinione pubblica la consapevolezza che queste patologie, insieme ad altre, sono di estrema importanza per un vivere meglio e più a lungo (scopo fondamentale della medicina moderna). Un ulteriore aiuto si è avuto in tal senso da altre specialità che si sono inserite in maniera fondamentale nell’argomento, come la chirurgia dell’obesità, la cardiologia, la dietologia e la medicina interna.

Attualmente lo stato dell’arte è abbastanza avanzato per poter parlare del sonno, del buon sonno, in maniera completa e sempre più convincente. Altro assunto che non deve deludere i più, è che: tutti russiamo. Non siano deluse le donne (molto spesso mogli) che vorrebbero questo difetto esclusivo del sesso maschile (molto spesso mariti).

Il “rumore notturno” (comunemente chiamato russare) non è però, di per sé, una patologia, può infatti dipendere anche da fattori occasionali come l’aver esagerato nel mangiare, nel bere, nell’uso del sale, nell’abuso di tabacco, in caso di raffreddore comune, ecc. In questi casi la situazione può migliorare semplicemente con il ritorno ad una buona “igiene di vita” e con piccole cure del caso.

Caso diverso è il russare cronico determinato da fattori ostruttivi delle vie aeree superiori (deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, ipertrofia della base della lingua, dell’ugola e del palato molle e ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi).

In questi casi è consigliabile rivolgersi ad un medico specialista O.R.L.

Un capitolo a parte è rappresentato dai bambini che “dormono a bocca aperta”. Anche loro russano e quindi necessitano di indagini per escludere problemi legati all’allergia, all’ipertrofia adenoidea, tonsillare e all’ipertrofia di entrambe, patologie più frequenti che interessano l’infanzia rispetto a patologie più serie che non tratteremo in questa relazione.

Altro caso ancora sono le O.S.A.S. (sindrome da apnee notturne). In questo caso maschio, femmina o bambino “smette” più volte nella notte di respirare per alcuni secondi. Le apnee si dividono in: periferiche, centrali e miste e il loro studio con una polisonnografia e un’attenta visita O.R.L. molto spesso orienta facilmente la diagnosi. In questi casi bisogna valutare il paziente in maniera più globale. Questi pazienti vanno spesso incontro a ipertensione arteriosa, disturbi del ritmo cardiaco, sono spesso obesi e manifestano una sonnolenza diurna incontrollabile che porta loro ad addormentarsi ovunque (purtroppo molto spesso al la guida di una macchina con le conseguenze che possiamo immaginare). Scendere di peso, eliminare i fattori di rischio come il fumo, l’alcool e droghe, una valutazione del dietologo, dei cardiologo e in alcuni casi del chirurgo del l’obesi tà sono per noi otorini aiut i important i per la cura di tale patologie così come una valutazione pneumologia e una polisonnografia (studio del sonno).

L’otorinolaringoiatra è lo specialista che facilmente, con una banale visita ambulatoriale che prevede una rino-faringo-laringoscopia può fare la diagnosi e proporre la giusta terapia. Questa può essere medica, con la collaborazione degli specialisti sopracitati, o chirurgica. Oggi è possibile fare molto sia con tecniche di microchirurgia anche ambulatoriale avvalendosi dal laser alle più attuali, sicure e vantaggiose radiof requenze (Coblator El lman) sia con interventi più invasivi effettuati con tecniche tradizionali o con tecniche che garantiscono soprattutto meno dolore post-operatorio e migliori risultati.

Rimandando l’argomento ad una valutazione tecnica da fare ovviamente in altri ambiti e consessi, non mi resta altro che augurare un buon sonno a tutti ricordando che già nel 400 si scriveva in latino “SIT NOX CUM SOMNO SIT SINE NOCTAE DIES” in sintesi ” E’ UN BUON GIORNO SOLO DOPO UNA BUONA NOTTE.