INCONTRI A TEMA III EDIZIONE Martedì 30 marzo 2010 – ore 16,30

Dr. Gianni Aricò – biologo, docente Scienze Infermeristiche Università di Cassino

ABSTRACT DELLA CONFERENZA:

L’allergia rappresenta un’aumentata reattività immunitaria specifica verso sostanze estranee, innocue per i soggetti normali. Tali sostanze determinano, nei soggetti divenuti reattivi, specifiche reazioni immuni e successive manifestazioni cliniche.

L’origine della parola è greca, deriva da allos ergon, diverso effetto, vale a dire modo diverso di comportarsi dell’organismo verso sostanze che non provocano alcuna reazione negli altri soggetti.

Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la patologia allergica si trova al 4° posto nella scala delle patologie a livello mondiale; in Italia Sono allergici o in potenza tali, circa 12 milioni di soggetti, vale a dire tra il 4 e il 5% della popolazione. Non è stata ancora accertato se si tratti di una patologia ereditaria, ma sicuramente esiste una familiarità a tal punto che con un genitore allergico il rischio di allergia è di circa il 30% e con entrambi i genitori allergici si arriva ad un rischio di circa il 75%.

Spesso si fa confusione tra le allergie e le intolleranze, ma la differenza è sostanziale: le allergie sono fenomeni di pertinenza del sistema immunitario, le intolleranze sono di pertinenza del sistema metabolico come ad esempio l’intolleranza al latte, che deriva dal deficit dell’enzima lattasi utilizzato dal nostro organismo per metabolizzare il lattosio.

Circa il 10% della popolazione mondiale soffre di patologia allergica e nei paesi industrializzati tale percentuale può arrivare al 30-40% e va aggiunto che non è affatto, come si crede, una patologia dei nostri tempi, anzi la prima notizia di una patologia allergica è quella di Menses re d’Egitto, ucciso dalla puntura di una vespa in un periodo collocabile tra il 3.640 e 3.300 a.C.

In epoca romana Britannico, figlio dell’imperatore Claudio, era allergico ai cavalli e «gli occhi si gonfiavano al punto che non poteva vedere dove andava». Per questo motivo, l’onore di avanzare alla testa dei patrizi toccò a Nerone, figlio adottivo di Claudio.

Le cause principali di reazioni allergiche possono essere:

  • iniezioni di siero eterologo, ( ad esempio siero antivipera estratto dal cavallo)
  • iniezioni di alcuni farmaci,
  • punture di insetti, (soprattutto di vespe),
  • terapia desensibilizzante (vaccini dosati male).

L’espressione “anafilassi” significa letteralmente “controprotezione” e indica il modo anomalo di comportarsi di un organismo anche nei confronti di quantità infinitesime della sostanza allergizzante.

Gli allergeni sono praticamente in numero elevatissimo e crescono sempre di più, considerata la variabilità delle risposte individuali, tutte le sostanze sono allergeni potenziali, addirittura sostanze presenti su frutti della stessa famiglia come le prunoidee, ciliegia, prugna, pesca albicocca.

Altri allergeni possono essere presenti su differenti agenti esterni del regno vegetale, (Lattice di gomma) oppure su differenti agenti esterni del regno animale: (acari e crostacei).

Negli ultimi tempi si è diffusa la cosiddetta “Sindrome da ristorante cinese”, provocata da un’intolleranza al glutammato, sostanza utilizzata per la conservazione dei cibi orientali.

La diagnostica allergologica si basa fondamentalmente su due principi, uno di tipo sierologico, basato su un semplice prelievo di sangue: si dosano le IgE totali che indicano soltanto la presenza di una situazione allergica e le IgE specifiche che individuano le sostanze a cui il soggetto è allergico. L’altro metodo di tipo biologico studia le reazioni dell’organismo a contatto diretto con le sostanze che si sospetta essere fonti di allergia.

La nuova frontiera è oggi rappresentata dall’allergologia molecolare mediante la tecnologia dei biochip. Questa metodica consente la determinazione simultanea di un numero rilevante di sostanze allergeniche. Si spera prima o poi di arrivare ad un allergogramma individuale che consenta di accertare con grande accuratezza le eventuali sostanze a rischio per un soggetto.

( photos)
1 Gennaio 1970

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