INCONTRI A TEMA II EDIZIONE Martedì 17 marzo 2009 – ore 16,30

Dr. Carmelo Palombo – specialista allergologia

ABSTRACT DELLA CONFERENZA:

I sintomi delle reazioni allergiche sono diversi a seconda della sede (organo) in cui avviene il processo infiammatorio. Ad esempio i pollini, i peli e le forfore animali e gli acari della polvere sono responsabili di disturbi respiratori come la rinite e l’asma e di disturbi oculari come la congiuntivite. Anche certe forme di orticaria ed alcuni disordini gastrointestinali possono essere inclusi tra le malattie allergiche.

Questa prima ondata di pre-primavera, anche se bloccata negli ultimi giorni per le cattive condizioni meteo, è particolarmente avversa per i soggetti allergici al polline delle piante ad alto fusto, come cipresso, nocciolo, betulla, ginepro, ontano.

Al contrario con l’arrivo della primavera iniziano i guai seri. E’ il periodo della parietaria, ad aprile si aggiungono le graminacee e poi arriva con l’estate la fioritura dell’ulivo e di altre piante fortemente allergizzanti come assenzio, ambrosia e lanciola. Il destino degli allergici arriva con la bella stagione ma anche inaspettatamente, a qualsiasi età.

Infatti ,se in generale l’allergico tipo è giovane e donna, tanto che circa il 70% è di sesso femminile”, è pur vero che oramai facciamo prime diagnosi anche a 70 anni. In Italia le persone allergiche in senso lato sono il 20-25% della popolazione; le allergie ai pollini colpiscono il 10-15% degli italiani, di cui il 4-5% sono legate alle piante ad alto fusto.

In generale il primo passo è un colloquio con il medico di famiglia e/o il pediatra di famiglia. Entrambi valuteranno sull’opportunità o meno di consultare lo specialista allergologo e fare dei test allergologici.

Di fronte ad una sintomatologia allergica, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista, al fine di procedere all’identificazione dell’allergene o degli allergeni in causa, in modo da accertarne la sua o le sue responsabilità. Una volta eseguito l’accertamento, procederà a una terapia farmacologica per alleviare i sintomi e dare il tempo di predisporre la cura definitiva e risolutiva, a base di vaccini desensibilizzanti. L’Immunoterapia Specifica (o desensibilizzazione o vaccino antiallergico), è considerato l’UNICO trattamento attualmente disponibile in grado di modificare il decorso naturale della malattia allergica.

Una delle prime strategie che ,chi soffre di pollinosi, può mettere in atto per “sopravvivere” o per limitare il disagio, è sapere con precisione a quali piante è allergico e quali sono i periodi più critici di fioritura. Siccome questi possono variare anche sensibilmente a causa delle condizione climatiche, è importante avere a disposizione un “bollettino del polline” che informi in tempo reale sulla diffusione e sulle previsioni a breve termine. A monitorarne la diffusione e la concentrazione ci sono diversi servizi di Meteo Polline, disponibili online. Sul sito, oltre a una serie di consigli pratici per contrastare l’allergia, ci sono delle vere e proprie previsioni su come si comporterà il polline a cui si è allergici nei giorni a venire.

Per alleviare il più possibile il disagio di starnuti e occhi rossi ci sono poi una serie di comportamenti e di strategie preventive alla portata di tutti, da mettere in atto con poco sforzo. Durante i periodi di impollinazione, ad esempio, è bene esporsi all’aria aperta il meno possibile, soprattutto di primo mattino, nei giorni soleggiati o ventosi, con clima asciutto. Attenzione alle ore successive alla pioggia: è dimostrato che la pioggia frantuma il polline di una miriade di particelle che mantenendo intatto il loro potere allergizzante e trasportate dal vento raggiungono più in profondità le vie aeree.

Quando si viaggia in auto, è opportuno tenere i finestrini chiusi, dotare l’auto di filtri anti-polline da tenere sempre ben puliti ed evitare di parcheggiare l’auto sotto gli alberi. Chi invece si sposta in bicicletta o in motorino farà bene a coprirsi la bocca e il naso con una mascherina e a proteggere gli occhi con occhiali ben aderenti al viso.

Durante la stagione di fioritura è bene farsi la doccia e lavare i capelli quotidianamente: i granuli di polline restano spesso intrappolati tra i capelli: di notte si depositano sul cuscino a possono venire inalati. Nel periodo in cui i sintomi sono più forti bisognerebbe praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi: palestre, piscine coperte, ecc. E’ bene anche evitare l’esposizione a polvere, fumo e altre sostanze irritanti, poiché la mucosa delle vie respiratorie può reagire anche per stimoli aspecifici. Allo stesso modo è bene conoscere la possibilità di cross-reazioni tra alcuni pollini e alcuni alimenti vegetali e pollini. Ad esempio mela, pera, banana sono da evitare per chi è allergico alle Betulacee, sedano e melone per le Composite, basilico e piselli per la Parietaria, melone, anguria e pomodoro per Graminacee.

( photos)
1 Gennaio 1970

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