INCONTRI A TEMA II EDIZIONE Mercoledì 26 novembre 2008 – ore 16,30
Dr. Carmelo Palombo – specialista allergologia
ABSTRACT DELLA CONFERENZA:
Le malattie respiratorie sono la prima causa di invalidità nella Comunità Europea. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le 5 più importanti malattie respiratorie non solo causano il 17% di tutte le morti, ma sono alla base di ben il 13% di tutti gli anni di vita in buona salute persi (per invalidità o morte). In Italia le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte: 68.000 morti ogni anno. Fra queste le malattie respiratorie croniche ostruttive, in particolare la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), sono un problema crescente che, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, hanno una prevalenza destinata ad aumentare.
Le stime per i prossimi 15 anni proiettano la BPCO come terza causa di morte nel mondo. Questa patologia limita fortemente le normali attività dei pazienti che ne sono affetti e compromette la qualità della loro vita. Quasi tre pazienti su quattro hanno difficoltà a compiere semplici gesti quotidiani a causa della compromessa tolleranza all’esercizio per difficoltà respiratorie. La bronchite cronica ostruttiva inoltre è, fra le malattie respiratorie, la causa principale di ospedalizzazione. La lotta alla broncopneumopatia cronica ostruttiva si realizza con adeguati programmi di prevenzione e trattamento, come la lotta al fumo, e agli inquinanti presenti nell’ambiente; con la diagnosi precoce con strumenti standardizzati come la spirometria e con terapie farmacologiche e riabilitative tempestive ed appropriate in grado di prevenire o ritardare l’invalidità e rallentare la progressione verso stadi più gravi di malattia.
In occasione della Settima Giornata Mondiale, dedicata alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), celebrata il 19 novembre scorso, viene proposto un programma formativo che ha come obiettivo quello di fornire elementi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa malattia ancora troppo sottovalutata, sottodiagnosticata e sottotratatta.